Dio salvi pedoni e ciclisti. L’impero britannico onora la velocità 30

Dio salvi pedoni e ciclisti. L’impero britannico onora la velocità 30

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Rod King, il fondatore di “20’s Plenty for Us”, lo scorso 28 novembre 2013 a Buckingham Palace è stato insignito dalla Regina con l’MBE, il “Member of the Order of the British Empire”, una delle maggiori onorificenze inglesi.

Forse non tutti sanno che nel Regno Unito il limite di 20 miglia all’ora (in Italia 30 km/h) sta rapidamente diventando la norma nelle aree urbane e per le strade residenziali.

Dal 2007, quando Rod King ha fondato “20’s Plenty for Us“, un’organizzazione di volontariato che sostiene tutte le comunità che desiderano basse velocità, molte città o quartieri inglesi hanno già preso la decisione di adottare il limite di 20 mph nella maggior parte delle strade residenziali. Questo è successo a Portsmouth, Oxford, Cambridge, Brighton, Warrington, Liverpool, Bristol, Bath, Manchester, Birmingham, Lancashire, York, Newcastle, St Helens, Sefton, Oldham, Wigan, Rochdale, Middlesbrough, Edimburgo, Chichester, Bolton, Nottingham, come nonché i quartieri di Londra di Camden, Islington, Waltham Forest, Haringey, Lambeth, Greenwich e la City di Londra. La popolazione totale di queste amministrazioni è di oltre 12 milioni.

“20’s Plenty for Us” ha avuto un enorme successo: portando avanti l’idea dei benefici di velocità più basse ora coordina 216 campagne locali.

La sua ultima campagna “Time for 20” chiede al Dipartimento dei Trasporti di modificare le norme in modo che la segnaletica non sia più necessaria per le strade 20 miglia all’ora, ma piuttosto solo sulle restanti strade a 30 mph (i nostri 50 km/h).

Gli sforzi di Rod come Direttore della Campagna sono ancora volontari, ma ora supportati da uno staff professionale a York e Londra.

Rod ha commentato: “Essere onorato con un MBE per “Servizi alla sicurezza stradale” è significativo non solo come riconoscimento dei miei sforzi personali, ma anche degli enormi progressi compiuti nell’adozione di velocità più basse come “norma” nelle strade residenziali. In passato si accettava che i veicoli a motore facessero da padroni dove la gente viveva, lavorava e faceva la spesa. Ora stiamo passando a condividere le strade più equamente e a consentire alle persone di scegliere di andare a piedi o in bicicletta senza la paura di un traffico veloce.”

Traduzione di Stefano Gerosa, coordinatore FIAB campagna “velocità 30”