Dopo mesi di proteste e manifestazioni in tutta Europa, venerdì 15 marzo è in programma lo sciopero mondiale per il clima a cui anche Fiab ha aderito. Ad alzare per prima la voce, per chi non conoscesse la storia, è stata la giovanissima Greta Thunberg, la sedicenne svedese che dallo scorso agosto ha iniziato la sua protesta davanti al Parlamento a Stoccolma. Mese dopo mese la sua iniziativa è stata imitata dai giovani di tutta Europa, anche in Italia, che hanno organizzato sit-in davanti ai palazzi della politica.
Sono decine le città italiane coinvolte dal Global Strike for Future del 15 marzo. Fiab condivide la principale richiesta dei cosiddetti “venerdì per il futuro”: più impegno da parte della politica per raggiungere gli obiettivi degli Accordi di Parigi sul Clima. Era il 2015 quando 195 paesi fecero proprio un documento che, tra le tante cose, chiedeva agli Stati di lottare contro il cambiamento climatico limitando l’aumento della temperatura globale al di sotto dei 2 gradi.
Fiab ha accolto con entusiasmo questa mobilitazione, soprattutto giovanile, su tematiche da sempre care alla federazione. Di recente abbiamo partecipato al G7 delle realtà bike friendly europee a Oslo, dove ci siamo confrontati sulle migliori pratiche per città sempre meno dipendenti dalle automobili. Ancora in ambito europeo l’European Cyclists’ Federation – il cui vicepresidente è il vicepresidente Fiab, Alessandro Tursi – ha chiare le prossime sfide per lottare contro i cambiamenti climatici.