E se vi dicessimo che incentivare il cicloturismo aiuterebbe a togliere auto dalle città? Secondo i dati presentati di recente da FIAB al TTG Travel Experience di Rimini, l’88% di chi pedala in vacanza, si sposta in sella anche in città. Il 40% di chi è stato sulla ciclabile del Danubio o ha percorso la Ciclovia Adriatica – insomma chi ha fatto cicloturismo – usa poi di più la bicicletta una volta a casa. Sono soltanto alcuni dei tanti dati emersi dalla presentazione tenuta da Antonio Dalla Venezia (Presidente di CIAB) e Michele Mutterle (segretario della Federazione) per fotografare lo stato dell’arte in Italia e suggerire a decisori, aziende e strutture ricettive il tesoro di opportunità che potrebbe offrire il settore delle vacanze in bicicletta.
Intermodalità: il nodo dei piccoli borghi
Nel corso del TTG Travel Experience FIAB ha dedicato spazio anche all’intermodalità e, in particolare, all’accoppiata bus + bici. Quanto sarebbe utile per i piccoli borghi, scollegati rispetto alla rete ferroviaria? «L’elemento più importante che ho portato in un convegno al TTG Travel Experience di Rimini è che lo scambio intermodale tra bus e bici è fattibile e auspicabile – ha commentato Angelo Fedi, consigliere nazionale FIAB e responsabile dell’area cicloturismo -. Attualmente troviamo esperienze virtuose in questo senso, ma parliamo comunque di mosche bianche in Regioni dove il cicloturismo è più sviluppato, tra Emilia-Romagna e Veneto. Al momento la maggior parte dei piccoli borghi è tagliata fuori dall’intermodalità bici più treno».
Bicitalia: le mete preferite
Uno degli strumenti più importanti per conoscere l’offerta cicloturistica è Bicitalia, il portale gestito da FIAB in cui sono disponibili le tracce di 21mila km di percorsi da Nord a Sud. Se guardiamo alle ciclovie più cliccate (e scaricate) troviamo la Ciclovia Adriatica (14%), la Ciclovia del Sole (12,4) e l’AIDA (12%); sul podio delle ciclabili troviamo la Spoleto-b (9,7%), la Ciclabile del Ticino (9,6%) e la Ciclabile Destra del Po (8,3%).
Sono alcuni dei tanti tracciati che FIAB conosce e percorre da anni, con iniziative nazionali (come la Bicistaffetta) e locali, per mostrare ai cittadini e alla politica le potenzialità di un’infrastruttura sempre più capillare sul territorio. Investire sul cicloturismo consentirebbe ad esempio di favorire un pendolarismo in sella che copre più chilometri, diminuendo la quota degli spostamenti in auto verso i grandi centri urbani.
Albergabici: la rete dove si trovare l’eccellenza bike friendly
L’altro portale di riferimento per il cicloturismo in Italia è Albergabici, il sito dove domanda e offerta di strutture ricettive bike friendly si incontrano. Sempre al TTG di Rimini, i partecipanti hanno conosciuto i numeri del portale: Veneto (19%), Piemonte (12%) e Toscana (11%) sono le regioni più rappresentate, ovvero con più alberghi e B&B registrati. A questo proposito c’è tempo fino al 31 ottobre per iscriversi all’edizione 2023 di Albergabici.
Puglia, Veneto e Toscana sono le regioni in cui si cercano più spesso strutture Albergabici. Le città con più visite sul sito sono Mantova, Verona e Ferrara. In totale sono circa 600 le strutture aderenti, che hanno fatto domanda, mostrando a FIAB la propria offerta bike friendly, ossia attenta alle esigenze dei cicloturisti (dalla ciclofficina alla possibilità di alloggiare per una sola notte anche in alta stagione).
Albergabici nasce anzitutto per rispondere alle esigenze dei cicloturisti in Italia, anche se il 18% delle visite proviene dall’estero. Cifra che dimostra la visione di FIAB nel proporre uno strumento che, anno dopo anno, sta diventando sempre più utile anche per gli stranieri. Svizzera (4%), Germania (3%), Stati Uniti (3%) e Francia (2%) sono i paesi esteri da cui si registrano più visite sul sito.