Il turismo in Friuli Venezia Giulia andrà in bicicletta. E il cicloturismo ha bisogno dell’intermodalità. Sono questi i due messaggi forti usciti dal convegno “In sella al treno”, organizzato dalla società Ferrovie Udine Cividale in collaborazione con il coordinamento FIAB FVG, Uisp, CicloAssi e Lega Ambiente lo scorso 20 giugno ad Aquileia (UD). Città scelta non a caso, luogo simbolo della storia del Friuli Venezia Giulia, dal Patriarcato fino al viaggio in treno al Vittoriano della salma del “milite ignoto”, il 29 ottobre del 1921. Ma anche punto di incrocio di due ciclovie di valenza europea: l’Alpe Adria (Eurovelo n. 7), lungo la direttrice nord –sud (Salisburgo – Tarvisio – Udine – Mare Adriatico), e l’Adria Bike (Eurovelo n. 8: Mediterranean Route), lungo la direttrice est –ovest (Kranjska Gora – Nova Gorica – Trieste – Venezia – Ravenna e poi Torino, Nizza e Barcellona).
Promuovere il cicloturismo e realizzare l’intermodalità treno+bici sono i due obiettivi a cui tutti i relatori intervenuti auspicano di arrivare nel più breve tempo possibile, in una regione potenzialmente unica, in cui il cicloturismo potrebbe diventare uno dei volani dell’economia turistica, ma ancora sofferente di arretratezza nelle infrastrutture, scarsa visione da parte degli operatori economici e poco coraggio nelle scelte incisive da parte di molti soggetti politici.
Maurizio Ionico (a.d. della Società FUC), promotore e moderatore del convegno, ha sostenuto e rimarcato la necessità di sostenere il confronto riguardo il tema della mobilità sostenibile, del cicloturismo e dell’intermodalità (in primo luogo treno + bici) tra una pluralità di soggetti (associazioni, amministrazioni pubbliche, imprese di servizi di trasporto, operatori economici del settore e del turismo). Alcuni operatori dei servizi di trasporto, oltre alla Società Ferrovie Udine Cividale, ma pure Apt di Gorizia e Saf di Udine, si stanno adoperando per corrispondere alle nuove esigenze di mobilità delle persone e di integrazione delle varie modalità attraverso il rafforzamento dell’offerta e dell’intermodalità treno + bici (Udine – Tarvisio – Villach) e l’attivazione di servizi sperimentali bus + bici (Udine – Grado – Trieste e l’altopiano carsico), ma molto resta ancora da fare, soprattutto osservando gli esempi dei vicini di casa del nord est.
Federico Zadnich, coordinatore regionale FIAB, ha messo in evidenza le scarse risorse economiche messe in gioco dalla Regione, soprattutto se confrontate dai notevoli recenti investimenti sostenuti da Veneto e Trentino, ha sottolineato le principali debolezze dell’offerta cicloturistica nostrana (rete ciclabile non completa, scarsi servizi di accoglienza, azioni molto spesso scoordinate fra i vari enti e assenza di un ufficio centrale che segua la Mobilità Ciclabile) ma ne ha anche messo in luce le virtù (una regione unica per la sua offerta) e gli aspetti facilmente migliorabili (il completamento dei tre assi ciclabili principali, con le ciclovie Alpe Adria Tarvisio-Grado, Adriatica Lignano-Trieste e Pedemontana da Sacile a Gorizia e il prolungamento del bicitreno Mi.Co.Tra, che oggi collega Villaco a Udine, fino a Trieste).
Interessanti anche gli interventi di Enrico Merlani, di Bikeways.eu, club di prodotto al servizio del cicloturismo, che ha messo in luce numeri di crescita esponenziale del turismo in bicicletta di questa regione, e sottolineato lo scarso interesse degli enti pubblici verso questi progetti di mobilità, al contrario di quanto invece avviene nella vicina Slovenia, e di Aldo Segale, ingegnere e segretario di CicloAssi, che ha preso la ciclovia Alpe Adria per mettere in luce buoni e cattivi esempi di intermodalità, proponendo dei facili accorgimenti per risolvere le criticità di quella che è stata premiata come miglior ciclabile del 2015.
L’intervento conclusivo è stato riservato a Maria Grazia Santoro, assessore alle infrastrutture e alla mobilità della Regione Friuli Venezia Giulia, che ha rimarcato la volontà della Regione di proseguire in questo processo di crescita verso una mobilità più sostenibile avviato in questa legislatura, che si farà ricordare per la pubblicazione di bando per incentivare le zone 30, per aver destinato fondi importanti al progetto Mi.Co.Tra, di aver messo a disposizione 400mila euro per la riqualificazione delle piccole stazioni ferroviarie, un nuovo bando per un servizio di Trasporto Pubblico Locale unico in tutta la regione e la recente messa in servizio di otto nuovi treni per il trasporto regionale.
Insomma, una giornata in cui tutti gli interventi sono stati concordi nel sostenere la necessità di fare rete per un potenziamento della Rete delle Ciclovie Regionali e dei servizi ad essa connessi, per sviluppare un mercato potenzialmente importante ma ancora scarsamente sfruttato in questa regione.
Un ampio servizio sul convegno è stato trasmesso sulla Rai Regionale.
Le foto sono di Federico Zadnich e Mario Saccomano (relative alla recente inaugurazione del tratto Venzone – Gemona della ciclovia Alpe Adria)