E’ stato presentato il 27 giugno scorso, a Roma, presso la sala Esquilino della Stazione Termini, nel corso della terzaย ย Conferenza Nazionale sulla Sharing Mobility,ย organizzata dallโOsservatorio Nazionale (nato da unโiniziativa del Ministero dellโAmbiente, del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile), in collaborazione con il Green City Network e in partnership con Deloitte e conย ย Nugo, lโapp lanciata a giugno 2018 dal Gruppo FS Italiane che promuove il trasporto collettivo, integrato e sostenibile, ilย Rapporto Nazionale sulla mobilitร condivisa, relativo al 2018.
Il rapporto evidenzia come la crescita della mobilitร condivisa coinvolga ormai oltre 5 milioni di italiani. Nel 2018 i servizi attivi rilevati in Italia (Carsharing, Scootersharing,Carpooling, Bikesharing, ecc.) sono stati 363, 14 in piรน dellโanno precedente, gli iscritti 5,2 milioni, un milione in piรน del 2017. Sono stati registrati 33 milioni di spostamenti in sharing nel 2018, in media 60 al minuto, il doppio del 2015.
La Sharing Mobility sta diventando sempre piรน sostenibile con un aumento dei veicoli elettrici in condivisione, soprattutto grazie al boom dello Scootersharing (+285% dei noleggi in un anno). Una piccola contrazione si registra nel bikesharing con la chiusura di alcuni servizi e una riduzione del 9% delle bici โsu stradaโ.
La popolaritร di una mobilitร che sta rivoluzionando il modo di spostarsi in cittร trova una conferma nei numeri assoluti: 7961 auto in car sharing (2126 elettriche) di cui 6787 free floating (lโauto che si preleva e si lascia ovunque) e 1174 station based (si preleva e lascia in appositi spazi); 2240 scooter in sharing, 90% elettrici; circa 36.000 bici offerte in bikesharing e 271 comuni in cui รจ attivo almeno un servizio di sharing mobility (57% al nord), con Milano e Torino che sono le cittร maggiormente โforniteโ e Milano si conferma la cittร della Sharing Mobility.
Ilย Rapporto nazionaleย offre una panoramica completa sulla mobilitร condivisa in Italia.ย ย Ecco una sintesi:
I veicoli condivisi sempre piรน elettrici, sempre piรน leggeri
La Sharing Mobility diventa sempre piรน sostenibile. Aumenta infatti nel 2018 la quota di auto e scooter elettrici condivisi rispetto al totale, passando dal 27% al 43% nellโultimo anno. Oltre che piรน elettrici, i veicoli in condivisione che circolano sulle nostre strade sono mediamente sempre piรน leggeri e meno ingombranti: la massa media dei veicoli a motore รจ infatti diminuita del 17% tra il 2015 e il 2018.ย Risultati positivi realizzati grazie soprattutto al boom dei servizi di Scootersharing (presenti per ora solo a Milano, Roma e Torino) che hanno messo su strada nellโultimo anno 1.740 nuovi mezzi, di cui il 90% elettrici, arrivando a quota 1 milione di noleggi (+285% del 2017).
Carsharing sempre piรน efficiente con Milano al top, primi passi per la condivisione โtra โprivatiโ
Il Carsharing sia free-floating che station based copre lโItalia da nord a sud. Il free floating รจ concentrato solo in alcune cittร del centro-nord, soprattutto a Roma e Milano (a Milano in un anno si sono registrati oltre 6 milioni di noleggi) e continua il trend positivo degli anni precedenti in termini di iscritti e noleggi realizzati, registrando per entrambi un +26% tra il 2017 e il 2018. ร vero che cresce meno degli anni precedenti il numero di auto disponibili (negli anni scorsi ne sono state messe su strada una grande quantitร per creare un mercato), ma vengono utilizzate di piรน dagli utenti: mediamente 5 volte al giorno nel 2018, circa una volta in piรน rispetto al 2017. Il carsharing station based รจ diffuso al contrario in tutta Italia e nel 2018 si sono aggiunte altre cittร del sud (Napoli, Lecce, Messina, Reggio Calabria e Sassari) e gli indicatori degli iscritti e dei noleggi hanno anche in questo caso un segno piรน: rispettivamente +37% e +24% tra il 2017 e il 2018. Si conferma anche la tendenza verso lโelettrificazione della flotta che nellโultimo anno รจ arrivata al 33% rispetto al 26% del precedente periodo. Torino รจ la cittร in cui รจ piรน popolare il carsharing station based. Con 17 mila iscritti e 1.600 auto, il nuovo settore del carsharing tra privati (peer-to-peer) si affaccia nelle cittร , mostrando grandi potenzialitร soprattutto tenendo conto dei numeri registrati in altri paesi come la Francia, dove la flotta di auto รจ 24 volte quella italiana. Sostanzialmente un privato mette a disposizione di altri soggetti (amici, colleghi o iscritti ad un social โcontrollatoโ) la propria automobile: ci guadagnano tutti e si libera spazio nelle cittร .
Il bikesharing, luci ed ombre: circa 36.000 bici (-9% rispetto al 2017)
In continua evoluzione il settore del bikesharing. A solo un anno di distanza dal loro arrivo a fine del 2017 con migliaia di biciclette, escono dal mercato alcuni operatori di bikesharing free-floating (Roma rimane senza servizi). Si confermano invece i servizi piรน organizzati nelle grandi cittร del nord e arrivano 3.200 nuove biciclette in 4 Comuni medio-piccoli: Pesaro, Reggio Emilia, Mantova e Bologna dove il sistema free-floating dispone anche di zone di parcheggio dedicate dove prelevare e lasciare la bicicletta.
A fronte di una flotta station-based stabile, il numero delle biciclette complessive (quasi 36 mila) si riduce del 9% tra il 2017 e il 2018.
Il carpooling aziendale ed extraurbano continua a crescere
Ottimi anche i numeri osservati per il Carpooling aziendale (condivisione di tragitti e singoli viaggi). Gli iscritti totali aumentano con un tasso di crescita simile a quello degli anni precedenti, pari a circa il 70% allโanno. Ben piรน sostenuta la crescita dei viaggi, quasi quadruplicati rispetto allโanno precedente e arrivati a circa 380 mila nel 2018 per un totale di 7 milioni di km percorsi in condivisione per recarsi a lavoro. Crescono anche gli iscritti del Carpooling extra-urbano del 15% rispetto al 2017, superando nellโanno analizzato i 2,8 milioni. Utenti che nel 2018 hanno offerto complessivamente 1,5 milioni di passaggi per tragitti extra-urbani, 9 su 10 dei quali su distanze superiori ai 75 km.
Si afferma il nuovo mercato digitale e nuove soluzioni di micromobilitร
Il numero di cittร in cui sono accessibili i servizi digitali di pianificazione degli spostamenti con il TPL e di gestione delle piattaforme di vehicle-sharing รจ cresciuto ancora: 48 nel 2018 contro le 43 del 2017, abilitando 7 servizi in piรน (monopattini compresi) dellโanno precedente per un totale di 40. Tra le piattaforme cโรจย ย Nugo(app disponibile per Android e IOS) che vuole ricoprire un ruolo importante nella rivoluzione della sharing mobility. La piattaforma tecnologica lanciata dal Gruppo FS Italiane permette di acquistare in unโunica soluzione tutti i biglietti dei vettori di trasporto scelti per il viaggio.ย ย Nugoย integra diverse modalitร di trasporto: dal treno allโaereo, dallโautobus alla metropolitana, dal traghetto al car e bike sharing. Continuano a crescere le piattaforme digitali dedicate al servizio taxi in termini di diffusione come cittร coperte e utilizzo, facendo registrare piรน di 3,1 milioni di corse prenotate nel 2018.Sono in arrivo anche monopattini elettrici, hoberboard, segway e monowheel. Il recente decreto del ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha datoi il via alla sperimentazione nei comuni della micromobilitร , una soluzione da โultimo miglioโ. Nelle cittร infatti il 50% degli spostamenti riguarda distanza inferiori al 5 km. Mezzi come i monopattini elettrici possono, ad esempio, diventare una soluzione per sostituirsi ad auto e taxi negli spostamenti brevi integrandosi con il trasporto pubblico.
Le cittร della Sharing Mobility
Milano, si conferma la cittร della Sharing Mobility con i numeri piรน alti in termini di offerta di veicoli per abitante e noleggi. Ben posizionate Torino e Roma, con questโultima chiamata perรฒ a recuperare il gap dovuto allโassenza di servizi di bikesharing. Grande balzo in avanti di Bologna che nel 2018 ha inaugurato 2 servizi di carsharing e 1 servizio di bikesharing a flusso libero. Al sud spiccano le performance di Cagliari e Palermo con i loro servizi di Carsharing e Bikesharing station-based.
Nuova mobilitร , quali impatti e opportunitร โ Lโanalisi Deloitte
Per 6 italiani su 10 la mobilitร oggi รจ ancora una fonte di preoccupazione quotidiana, con impatti sia sulla sfera privata (per il 73% influenza il proprio tempo libero) sia sullโambiente (79%). Nonostante lโauto privata rimanga tuttora il mezzo di trasporto piรน utilizzato dagli italiani (57%), piรน della metร (54%) aumenterร lโutilizzo dei nuovi servizi di mobilitร nei prossimi 3 anni (anche se in logica complementare e non sostitutiva allโauto di proprietร โ 69%), purchรฉ vi sia unโevoluzione dellโofferta lungo quattro direttrici: convenienza economica (richiesto da 9 italiani su 10), facilitร di accesso al servizio (7 su 10), chiarezza dellโofferta (7 su 10 reputano i servizi ancora poco chiari, anche in riferimento a quelli piรน conosciuti โ es. Carsharing, 1 su 2 non sa che รจ una formula pay-per-use) e riconoscibilitร dellโoperatore che fornisce il servizio (6 su 10 non conoscono offerte di mobilitร di importanti operatori non tradizionali).
โLa sharing mobility รจ uno degli strumenti attraverso cui stiamo attuando quella rivoluzione nei trasporti che ci siamo prefissatiย โย haย commentato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelliย โย ย La filosofia della mobilitร condivisa si sposa con quella di trasporti a basso impatto ambientale, con la riduzione del traffico e dunque il miglioramento dellโaria delle nostre cittร . Oltre che con una piena intermodalitร negli spostamenti, che permette a tutti i cittadini, nel rispetto dellโequitร sociale, di scegliere mezzi diversi, poco inquinanti, per il tragitto casa-scuola-lavoro. Questa filosofia รจ la nostra filosofia, e non ci stancheremo di lavorare affinchรฉ si affermi con forza in ogni angolo del nostro Paese, dalle periferie delle grandi cittร ai centri abitati piรน piccoli. Perchรฉ riteniamo che la sharing mobility possa migliorare la qualitร della vita dei cittadini, promuovere la crescita economica, soprattutto a livello locale, e ridurre gli effetti negativi dellโattivitร dellโuomo sullโambiente, contestualmente incrementando lโefficienza dei servizi e abbassando i costi per lโutenzaโ
โย Le nostre auto restano parcheggiate per il 92-95% del tempo, questo รจ il paradosso della motorizzazione privata di massa che porta a spreco di spazio pubblico, di risorse economiche e naturali โย haย dichiarato il ministro dellโAmbiente Sergio Costa โย ย Piรน che di automobile oggi bisognerebbe parlare di โauto immobileโ, perchรฉ la vediamo quasi sempre parcheggiata oppure ferma in coda nel traffico urbano. Le nuove generazioni hanno compreso questโassurditร , abbracciando con entusiasmo la filosofia della sharing mobility come dimostrano i dati presentati oggi. Riappropriamoci degli spazi pubblici e dei tempi privati, condividendo il mezzo per spostarciโ
โย I dati incoraggianti che oggi ha presentato il nostro Osservatorio confermano che la rivoluzione silenziosa della sharing mobility รจ in atto –ย ha otsservato Raimondo Orsini, coordinatore dellโOsservatorio Nazionale Sharing Mobility โย ย e lโItalia รจ in linea con i migliori trend mondiali. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per portare molte altre cittร italiane ai livelli di Milano. Ad esempio Torino e Bologna hanno fatto passi da gigante ed anche nel centro sud sono fiorite esperienze molto interessanti. La sharing mobility รจ il miglior alleato del trasporto pubblico e offre un ventaglio di soluzioni innovative: auto e scooter elettrici, monopattini condivisi, car pooling,car sharing โpeer to peerโ, che servono a vincere la battaglia per la vivibilitร e la qualitร dellโaria nelle nostre cittร , la vera sfida di ogni sindaco. Questa rivoluzione va quindi sostenuta e incoraggiata a livello normativo e fiscale. I cittadini se lo aspettano”
“La mobilitร attuale ha un impatto negativo sulla qualitร della vita per oltre un 1 italiano su 2 e sulla sostenibilitร ambientale per 8 su 10, rappresentando perรฒ, allo stesso tempo, un elemento chiave per il miglioramento della qualitร dellโaria che respiriamo (per 9 su 10)ย ย –ย commenta Luigi Onorato, Senior Partner, FSI Innovation Leader, Monitor Deloitte -.ย In questo contesto, le nuove forme di mobilitร sono ampiamente conosciute, ma ancora ancora oggi poco utilizzate: ad esempio il Carsharing, รจ noto allโ83% degli italiani, ma solo lโ8% vi ricorre abitualmente. Tuttavia, oltre 1 italiano su 2 concorda nel dire che utilizzerร sempre di piรน le nuove forme di mobilitร e 4 italiani su 5 non escludono la possibilitร di acquistare da operatori tradizionalmente non legati al settore dei trasporti (ad esempio, piรน del 70% da imprese operanti nel settore energetico, assicurazioni e technology.ย In questo contesto, i clienti richiedono agli operatori di evolvere ulteriormente lโofferta, ad esempio, attraverso soluzioni economicamente convenienti (richiesto da 9 italiani su 10) e piรน chiare (7 su 10)โ.
Un rapporto interessante, che evidenzia le nuove opportunitร di mobilitร , legate alla condivisione dei mezzi di trasporto, anche privati, con conseguente riduzione dello spazio pubblico occupato dai mezzi e dei costi per il singolo utente.
Un nuovo modello di mobilitร che, purtroppo, fatica ancora a prendere piede, soprattutto nei centri medio/piccoli, anche per la scarsa conoscenza delle potenzialitร da parte degli amministratori e decisori politici. Di questi, in effetti, in sede di Conferenza, ce n’erano pochi, anzi pochissimi.
Peccato, perchรฉ il futuro della mobilitร , e della qualitร dell’ambiente, passa proprio da queste tematiche, che, analogamente ai mezzi di trasporto, vanno condivise, il piรน possibile.
A noi il compito di fare breccia nei muri dell’indifferenza e della poca conoscenza; facendo capire che, tra l’altro, oltre ai vantaggi ambientali, alla sharing mobility sono legati notevoli vantaggi economici, e lo dimostra il grande interesse da parte di societร internazionali e grandi aziende di servizi.
Il futuro, quindi, รจ nella condivisione. A noi non doverlo rincorrere.