Siano pur elettriche … ma di meno

Siano pur elettriche … ma di meno

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Per Fiab serve soprattutto la dieta del traffico: molte meno auto in circolazione. Se poi son elettriche, meglio ancora. E comunque, per favorire la mobilità elettrica, meglio incentivare quella ciclistica. I dati della Germania: un sacco di incentivi alle auto elettriche per non averne quasi nessuna per strada, nessun incentivo alle bici a pedalata assistita e .. milioni di queste in giro.

I programmi elettorali di molte forze politiche hanno dimostrato una scarsa cultura in tema di mobilità sostenibile. La coniugano proponendo soltanto l’auto elettrica.

Tutto il contrario di quel che ha cercato di spiegare FIAB, cioè la necessità di una “dieta del traffico”. Nessun cenno alla mobilità attiva (pedonalità e ciclabilità) e molto poco sui trasporti collettivi. Insomma manca una risposta alle esigenze di mobilità delle persone, al tema salute e vivibilità delle città.

Sia chiaro, FIAB non è contro l’auto elettrica che, se alimentata da energie rinnovabili, costituirebbe un progresso per l’ambiente oltre che per l’aria delle nostre città.

Ma il problema numero uno restano le città invase dai veicoli, gli spazi urbani saturi, un contesto invivibile dove la mobilità ciclistica e il trasporto pubblico urbano sono “condannati”.

Quindi quel che ci serve è soprattutto una “dieta”, programmi politici finalizzati a molte meno auto in circolazione (qualsiasi sia il loro motore).

E, favorendo la mobilità ciclistica, si potrebbe aiutare ancor di più lo sviluppo della mobilità elettrica, senza inutili incentivi per le auto.

Lo dimostrano i dati della Germania, un bel po’ più avanti di noi sul tema mobilità sostenibile: i cittadini hanno decretato il “flop” degli incentivi all’auto elettrica e il successo dell’e-bike.

Nel 2016, senza nessun incentivo economico, due milioni e mezzo di biciclette elettriche per le strade tedesche, mentre soltanto venticinquemila auto elettriche a fronte di sussidi per miliardi di euro.

Quando si dice “soldi sprecati”…