Andare al lavoro in bici è un Diritto

Andare al lavoro in bici è un Diritto

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FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, celebra il Primo Maggio ribadendo il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a poter scegliere di andare in ufficio, in azienda o in fabbrica in bicicletta e sottolineando l’importanza di creare le condizioni affinché la mobilità attiva diventi, anche in Italia, un’opportunità negli spostamenti quotidiani a cominciare, appunto, da quelli casa-lavoro. Oggi bici a pedalata assistita e intermodalità bici+treno rendono a portata di pedale sempre più luoghi di lavoro, ma servono infrastrutture ciclabili e aziende attrezzate.

Fin dalla sua origine FIAB si batte per promuovere il diritto dei lavoratori a poter scegliere il pendolarismo in sella, dati i grandi vantaggi per i singoli, così come per la collettività:  dai risparmi sul carburante sempre più caro al benessere psicofisico, dall’ottimizzazione dei tempi di viaggio (in particolare in ambito urbano) a città meno congestionate e inquinate. Anche le aziende ottengono benefici con lavoratori più sani – sono quelli con meno giorni di malattia –  motivati e produttivi.

“Invitiamo l’intero mondo del lavoro, a cominciare dalle rappresentanze sindacali, a rivendicare finalmente il diritto di poter utilizzare la bicicletta negli spostamenti casa-lavoro, affinché si mettano a disposizione di lavoratrici e lavoratori infrastrutture e servizi adeguati – dichiara Alessandro Tursi presidente di FIAB – L’invito è esteso anche alle aziende, si tratta di un elemento ormai imprescindibile del welfare aziendale, come avviene già in tanti altri paesi”. Ne sono un esempio le realtà italiane apripista che hanno già messo il bike to work al centro delle proprie politiche, come dimostrano le adesioni alla Certificazione Azienda Bike Friendly, rilasciata da FIAB sulla base dello standard europeo CFE-Cycle-Friendly Employer Certification.

“Il nostro messaggio per il Primo Maggio è indirizzato anche al mondo politico – aggiunge Tursi – affinché inverta la rotta, abbandoni l’insensata crociata contro le persone che vogliono scegliere di muoversi in modo sano e pulito – come la cancellazione del fondo ciclabili da 90 milioni e il DDL “Codice della Strage”, come ribattezzato dalle Associazioni Familiari e Vittime della Strada -, e promuova invece la mobilità attiva casa-lavoro, così da tutelare la salute e i redditi delle cittadine e dei cittadini che sostengono il paese con il loro quotidiano lavoro”.

La campagna prende il via in occasione della Festa dei Lavoratori con il messaggio PRIMO MAGGIO,  “proprio per ribadire l’importanza per tutti di poter scegliere la bicicletta quale mezzo di trasporto più efficiente e sostenibile per andare in ufficio, in azienda o in fabbrica” dichiara Alessandro Tursi, presidente di FIAB che aggiunge: “L’impegno di FIAB negli anni per sostenere questo diritto ha portato ad esempio, nel 2016, al riconoscimento INAIL dell’ “infortunio in itinere” per chi sceglie di andare al lavoro in bici”.

. La bicicletta è il mezzo più sicuro per sé e per gli altri, permette sia il distanziamento tra le persone sia l’alleggerimento del traffico. Inoltre contribuisce alla salute individuale e collettiva perché permette di fare movimento per rimanere in salute e riduce l’inquinamento atmosferico che pare correlato alla vulnerabilità al Covid-19. Oggi più che mai è responsabilità di tutti prendersi cura della salute propria e altrui per non pesare ulteriormente sul Sistema Sanitario per valorizzare i tanti vantaggi per chi si muove sulle due ruote negli spostamenti bike-to-work

Ulteriore sicurezza per chi si muove sulle due ruote è garantita dalla copertura assicurativa RC Bici per danni a terzi provocati in bicicletta, inclusa nella quota associativa di FIAB. Associati e sostieni FIAB!