FIAB: “Il rilancio dell’economia deve essere ciclabile”. Consuntivo 2020

FIAB: “Il rilancio dell’economia deve essere ciclabile”. Consuntivo 2020

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A chiusura di questo anno ritengo importante fare un breve consuntivo e tirare le somme dell’operato di FIAB, perché mai come ora stiamo raccogliendo i frutti di oltre trent’anni di impegno. La pandemia ha stravolto ogni cosa, ma ha fatto vedere con occhi nuovi il tema della mobilità e lo sviluppo della ciclabilità urbana. L’azione costante di FIAB ha concretamente contribuito alla innovazione normativa, basti pensare all’introduzione nel Codice della Strada di corsie ciclabili, strade ciclabili, case avanzate, doppio senso ciclabile, strade scolastiche e velox anche nelle strade urbane.

Lo spazio pubblico è in grandissima parte costituito da strade, ecco perché è fondamentale una nuova e attenta redistribuzione dello spazio pubblico urbano per salvaguardare la salute collettiva e per far ripartire l’economia su basi più sostenibili e inclusive. Spazio pubblico non vuol dire automobile, vuol dire spazio destinato alle persone. L’impennata di vendite a maggio sull’onda del bonus governativo ha svelato quanta voglia di bicicletta ci sia nel nostro paese. Su questa misura non esistono paragoni nel contesto europeo.

Naturalmente parlare delle attività di FIAB vuol dire anche mettere nel conto la somma delle attività che localmente ogni associazione e ogni coordinamento regionale svolgono. E forse mai come nel 2020 l’apporto olistico di queste realtà è stato la forza di FIAB. Si pensi solo alle diverse iniziative a favore della mobilità ciclistica urbana messe in atto da molti Comuni e gli ulteriori incentivi pro bici di alcune Regioni.

Elenco le principali attività/iniziative che nel 2020 abbiamo iniziato o portato avanti. In occasione della fine del lock down, a maggio, abbiamo lanciato la campagna casa-lavoro con il decalogo FIAB per le aziende e l’invito ad aderire a CIAB. Infatti quest’anno abbiamo avviato il (ri)lancio di CIAB in quanto anello fondamentale per dialogare con le imprese, e ringrazio Antonio Dalla Venezia per averne preso il timone con l’impegno e la competenza che gli sono propri.

Altro tema la spesa nei negozi di vicinato; ecco allora l’accordo con Confesercenti e CNA. Un tema che sta nel dna di FIAB è la scuola come momento fondamentale per i nostri ragazzi e le nostre ragazze; la campagna casa-scuola realizzata in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria è un traguardo o meglio l’inizio di un percorso che mette al centro la Salute, partendo dal prendersi cura delle giovani generazioni. Sul fronte dei ComuniCiclabili è significativo l’ingresso della capitale Roma, che finalmente sembra aver puntato sulla mobilità in bicicletta dopo decenni di ritardi, ma è sempre importante aggregare quanti più Comuni grandi e piccoli, per una maggior consapevolezza nei confronti della mobilità urbana e attenzione verso gli utenti attivi.

Chiudo questo lungo eppure incompleto elenco con BC, la nostra rivista, non un house organ ma una pubblicazione che parla di bici a 360 gradi; essere editori di questa pubblicazione, oltre a riempirci di orgoglio, ci deve anche stimolare a usare questo strumento, ferro del mestiere autorevole per dialogare con le Pubbliche Amministrazioni, sindaci, assessori.

Sul versante del Cicloturismo il 2020 è stato un annus horribilis in quanto la pandemia ha stravolto tutte le abitudini, costringendo milioni di persone a casa; il cicloturismo, come tutto il settore, ha subìto grosse perdite e proprio per questo sarà fondamentale investire nelle infrastrutture ciclabili e nei servizi per portare i milioni di cicloturisti europei in tutti i territori della penisola. Dall’osservatorio privilegiato di ECF l’Italia chiude il 2020 mostrandosi come caso esemplare di politiche a sostegno della ciclabilità. Il lavoro trentennale di advocacy compiuto da FIAB nelle sedi istituzionali, a tutti i livelli, ha senz’altro accelerato scelte strategiche che governo e comuni hanno preso negli ultimi mesi.

Chiudo con le parole del vicepresidente della Commissione europea, Frans Timmermans: «Il rilancio dell’economia (e non solo) dopo il colpo della pandemia non potrà che essere ciclabile». L’occasione è storica per avviare quella rivoluzione che FIAB chiede da anni alla politica: investire sulla mobilità attiva, sulle città a 15 minuti e sulla redistribuzione dello spazio pubblico vale come missione a tutela tanto dell’ambiente, quanto della salute di tutti noi.