Entrerà in vigore il 15 febbraio la legge quadro sulla mobilità ciclistica, approvata in via definitiva nelle scorse settimane, frutto di anni di duro lavoro che ha visto Fiab in prima linea al fianco di deputati e senatori. Ieri è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
Rinnovando dunque l’impegno di Fiab per incontrare tutti i candidati premier delle forze politiche che si candidano alle Politiche del 4 marzo, la Federazione guarda ora alle prossime scadenze dettate dalla legge quadro sulla mobilità ciclistica.
C’è il Piano Generale della Mobilità Ciclistica da approvare entro il 15 luglio; altro impegno dettato dalla norma riguarda poi i piani regionali a cui dovranno far fronte i governatori. Entro un anno dall’approvazione del Piano Generale della Mobilità Ciclistica spetterà ancora alle Regioni avanzare i progetti che daranno corpo alla rete ciclabile Bicitalia.
Ogni 30 di giugno, come indicato dalla legge quadro, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti presenterà alle Camera una relazione annuale sulla mobilità ciclistica. Scadenze su cui Fiab vigilerà perché continui un percorso non soltanto di sensibilizzazione della politica, ma di cambiamento del paese.