"Puntare il dito sui ciclisti perché causa di incidenti è come sgridare chi ha versato un bicchiere d'acqua mentre un'onda anomala sta travolgendo la città". Così conclude una sua lettera l'on. Barbara Degani, Sottosegretario all'Ambiente. Partendo da giuste considerazioni sulle responsabilità della politica che deve "portare mano al codice della strada, aiutare i ciclisti a trovare una dimensione più sicura ed educare gli automobilisti a una civile convivenza". Insomma una lettera piena di buon senso.
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Bici & Crisi. Il numero dei ciclisti è in aumento?
La crisi ha affondato l'automobile e finalmente sempre più persone scelgono la mobilità sostenibile, bicicletta in testa. O no? Qualche sintetica riflessione sugli spostamenti in Italia al tempo della crisi, basata sui numeri disponibili. di Giancarlo Romanini

Bici, Mobilità e Salute
L’inattività fisica è al quarto posto tra le principali cause di morte dovuta a malattie croniche, quali disturbi cardiaci, ictus, diabete e cancro e determina, quindi, un’importante quota di mortalità che potrebbe essere evitata. Studi scientifici hanno dimostrato che andare in bicicletta tutti i giorni aiuta a prevenire l’infarto, l’ipertensione, l’obesità, l’astenia muscolare e i disturbi del sonno.
![Maleducazione sui pedali? No, grazie [4° puntata] Maleducazione sui pedali? No, grazie [4° puntata]](https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2020/03/saluare.jpg)
Maleducazione sui pedali? No, grazie [4° puntata]
Anche tra i ciclisti c'è chi si comporta male … ed è sbagliato difenderlo. Insomma, dopo aver spiegato che le campagne denigratorie son faziose e che, per chi usa la bici, alcuni comportamenti sono “salvavita”, va anche detto che capita talvolta di assistere a comportamenti riprovevoli. Che non sono tipici dei ciclisti, ma di cittadini" maleducati". Vediamone alcuni senza cadere in oziose elencazioni, visto che è più utile, come fanno molte associazioni FIAB, sensibilizzare ad un uso corretto e sicuro del mezzo. Ricordandosi che nessuno di noi appartiene a priori ad una sola categoria.

Che cosa fanno le Regioni per la mobilità ciclistica?
Fiab con l’Università di Verona ha sviluppato un'indagine presentata il 7 novembre a Verona al Convegno Verso una rete di Uffici Regionali per la Mobilità Ciclistica. In alcune Regioni c’è una forte attività sul tema, ma frammentazione di competenze tra più uffici: pianificazione, infrastrutture, turismo, ambiente l'attività talvolta avviene disordinatamente senza una Cabina di Regia. Per ciò si sente il bisogno, in ogni Regione, di un Ufficio Regionale per la Mobilità Ciclistica, che provveda a gestire più aree.

Concorso internazionale 2014 Go Slow – Co.Mo.Do.
Co.Mo.Do., cui aderisce FIAB e Go Slow Social Club organizzano il 5° Concorso Internazionale Go Slow - Co.Mo.Do., il riconoscimento rivolto a Pubbliche Amministrazioni e Studi di Architettura del paesaggio che si sono distinte quanto a progetti di mobilità dolce per lo sviluppo del turismo outdoor eco-compatibile nei propri territori. La Premiazione il 21 novembre 2014 a Fermo.
![Maleducazione sui pedali? No, grazie [3° puntata] Maleducazione sui pedali? No, grazie [3° puntata]](https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2018/05/Finlandia-bici-820x490.jpg)
Maleducazione sui pedali? No, grazie [3° puntata]
Al di là del fastidio che ci possono dare certe campagne denigratorie, credo dovremmo lavorare per riportare il dibattito soprattutto sul piano della proposta politica. Si può e si deve invece contestare ogni stupida "caccia alle streghe". A fronte della scarsità di mezzi e di uomini delle forze dell’ordine, si tratta di fare delle scelte di priorità. E la politica seria deve guardare non tanto alle campagne giornalistiche “da bar” ma più seriamente alle statistiche sull’incidentalità.

Ciclisti potete salvarvi la pelle anche non stando troppo a destra.
"Ciclisti potete salvare il mondo anche stando più a destra" è l'esortazione che un network radiofonico ha lanciato a chi pedala. Accusando i ciclisti di stare in mezzo alle strade e non lasciare il dovuto spazio ai "bolidi" nostrani. Bisognerebbe però verificare se è poi così sicuro stare troppo a destra.

Sono una persona fortunata
“Sono un ragazzo fortunato….” cantava Jovanotti ed elencava i motivi.
Io sono una persona fortunata: posso andare a lavorare in bicicletta. Vengo dalla provincia e ho la fortuna di poter utilizzare i mezzi pubblici e la mia bicicletta.
Sono solo fortunata o forse c’è una situazione migliore di quanto spesso si vuole illustrare per i motivi più vari?
di Giulietta Pagliaccio

Targatura dei velocipedi contro tutela dei pedoni e dei ciclisti.
In Europa si discute di come moderare la velocità e rendere le città più vivibili. In Italia di "aria fritta". A seguito della recente tragica cronaca milanese qualsiasi opinione trova spazio, anche l'inutile idea della targa obbligatoria per i ciclisti di Assoedilizia, al cui Presidente scrive l'avvocato Jacopo Michi. In prima battuta la mia solidarietà non può non andare al pedone. Infatti, a mio modo vedere, chi si trova alla guida del mezzo più pericoloso deve adottare lo stile di guida idoneo a tutelare gli utenti più deboli.

Firenze. In bici sulle corsie preferenziali? Ora si può!
Buone notizie per chi si sposta in bici a Firenze: da oggi si potrà circolare anche su alcune corsie preferenziali. "Finalmente si può!" dichiara soddisfatta Marina Brizzi, presidente di FIAB FirenzeInBici, l'associazione che più si è battuta per ottenere questo importante risultato.

Verso una rete di Uffici Regionali per la Mobilità Ciclistica
La mobilità ciclistica sta entrando nell’agenda delle Amministrazioni oltre che nelle abitudini e negli stili di vita di molte persone. In ogni Regione serve un Ufficio Regionale per la Mobilità Ciclistica, che gestisca più aree di attenzione. Fiab con l'Università di Verona presenta i risultati di un questionario sull'attività delle Regioni per la mobilità ciclistica. Interventi dell'Ing. Marco Passigato, del Presidente FIAB Giulietta Pagliaccio, dell'on. Paolo Gandolfi. Venerdì 7 novembre a Verona.
![Maleducazione sui pedali? No, grazie [2° puntata] Maleducazione sui pedali? No, grazie [2° puntata]](https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2018/12/mobilita-attiva-820x490.jpg)
Maleducazione sui pedali? No, grazie [2° puntata]
Le campagne denigratorie contro i ciclisti, irrazionali e di pancia, nascono da un atteggiamento psicologico dell’automobilista, per il quale il ciclista appare come un intralcio. Vengono però alimentate da certa stampa per ragioni politiche. I ciclisti aumentano e rivendicano una diversa organizzazione della mobilità. Queste idee si fanno strada in Europa. Chi teme questo cambiamento usa l'argomento "maleducazione dei ciclisti" per screditare e soprattutto evitare una discussione seria sui problemi della mobilità.

Vivibici, la nuova app che premia chi si muove in bici o a piedi
Un’applicazione che premia chi si muove in modo sostenibile. ViviBici di Coop Voce che permette di convertire i chilometri percorsi in bicicletta e a piedi in traffico telefonico e internet gratuito. Applicazione collegata con il portale dei Ciclisti Urbani per scoprire le novità e le attività di FIAB che ha partecipato alla realizzazione del progetto.
![Maleducazione sui pedali? No, grazie [1° puntata] Maleducazione sui pedali? No, grazie [1° puntata]](https://fiabitalia.it/wp-content/uploads/2020/03/uffici-bici.jpg)
Maleducazione sui pedali? No, grazie [1° puntata]
A prestar fede a certi articoli, sembra di capire che nelle nostre città, inquinate e caotiche, dove pedoni e ciclisti sono vittime quotidiane, il problema sia la maleducazione dei ciclisti. Quanto son faziosi. Pensano che le strade debbano restare dominio assoluto dell'auto e le città conservarsi invivibili qual sono. Impauriti dal cambiamento si oppongono strenuamente all'inevitabile.

Bici da parcheggiare. Dove?
Parcheggiare la bici nelle nostre città sta diventando sempre più difficile. In molti luoghi pubblici, soprattutto di interscambio modale, come le stazioni ferroviarie, spesso non ci sono ciclo-parcheggi e si rischiano danneggiamenti o furto.
Sabato scorso Cristina Castellari, vice Presidente di FIAB, ci ha scritto questo accorato appello, dal treno, mentre stava andando a Bologna per una riunione.

Togliete i cartelli in mezzo alle ciclabili!
Molte ciclabili in Italia sono fatte male; le frequenti interruzioni contraddicono il Codice della Strada e la normativa tecnica di garantire continuità ai percorsi ciclabili e non aumentano la sicurezza. Anzi. Un esempio? I percorsi ciclopedonali lodigiani sono infestati da una quantità da record di cartelli, molti dei quali posizionati nel centro, inutili o pericolosi. Tanti gli incidenti capitati ai ciclisti che hanno urtato i cartelli e a luglio c'è stato un morto. FIAB-Lodi ha realizzato un dossier.

Ospedale San Bortolo di Vicenza: Vado al lavoro in bici
Mercoledì 1 ottobre tutti i dipendenti, circa 3000 dell'Ospedale San Bortolo di Vicenza saranno invitati a recarsi al lavoro in bicicletta. Per la prima volta in Italia un'importante struttura sanitaria pubblica aderisce alla proposta della FIAB del Bike to work volta ad incentivare l'uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro.

Chi va in bici campa PIU’ di cent’anni
Vi ricordate di Tziu Giuliu? Nel 2013 ha festeggiato i cent'anni di età con una pedalata e FIAB-Cagliari si è recata a San Sperate per partecipare e consegnarli la tessera onoraria. Potevamo mancare quest'anno ai festeggiamenti per i 101 anni?

Bici è salute
Andare in bicicletta fa bene alla salute: studi scientifici hanno dimostrato che andare in bicicletta tutti i giorni aiuta a prevenire l’infarto, l’ipertensione, l’obesità, l’astenia muscolare e i disturbi del sonno. Aggiornato il depliant FIAB "bici è salute" con i riferimenti alla recente tesi "Mobilità, bici e salute" e con l'adesione della FIAB alla carta di Toronto.
